Le regole di comportamento sulle piste da sci
Sulle piste da sci esistono regole di comportamento: alcune sono codificate (le trovate anche sul sito della Polizia di Stato, oltre che sempre all’inizio delle piste o degli impianti di risalita), altre di buon senso. Tutte, in ogni caso, per la sicurezza nostra e degli altri sulle piste da sci.
NORME E SEGNALETICA SULLE PISTE DA SCI SONO STABILITE DA UN DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI (PUBBLICATO SULLA GAZZETTA UFFICIALE N. 299 DEL 24 DICEMBRE 2005) CHE INTEGRA LE REGOLE DI COMPORTAMENTO CONTENUTE NELLA LEGGE N. 363/2003: (DAL SITO DELLA POLIZIA DI STATO)
La legge prevede l’obbligo di indossare il casco per tutti i ragazzi fino a 14 anni. Il mancato utilizzo del caschetto farà scattare una multa da 30 a 150 euro (in base alle norme sulla depenalizzazione – legge 689/1981- si prevede una sanzione di 50 euro). In questo periodo di “settimane bianche” sono aumentati i controlli e quasi raddoppiate le multe nei confronti di chi mette in pericolo sè e gli altri.
Il sorpasso deve avvenire “a monte” o a valle, dalla destra o dalla sinistra, ma sempre a una distanza tale da evitare intralci a chi viene sorpassato”, e la sosta “deve avvenire ai bordi della pista e mai, se non in caso di necessità, nei passaggi obbligati o senza visibilità”. Le 10 regole da seguire sulle piste da sci, insieme alla legge 363 del 2003 e al buon senso dovrebbero diminuire gli incidenti e la voglia di commettere imprudenze degli amanti degli sport invernali.
Resta l’obbligo di precedenza di chi viene da destra, proprio come in automobile, e al momento del sorpasso non si deve e non si può intralciare la persona superata.
Nelle stazioni sciistiche più grandi – e cioè quelle dotate di almeno venti piste e servite da almeno 10 impianti di risalita – dovrebbero essere individuate aree (snowpark) dedicate alle “evoluzioni acrobatiche” separate per lo sci e per lo snowboard.
Prestare soccorso ad un infortunato e dare l’allarme è un altro obbligo previsto dalla legge: l’omissione può essere perseguita penalmente. Ma chi cade da solo dovrebbe spostarsi a bordo pista per non creare problemi agli altri.
Per quanto riguarda la velocità, gli sciatori devono adattarla “alle capacità personali e alle condizioni delle piste, del tempo e alla densità del traffico” e tenere una condotta che rispetti gli altri, quindi “non mettere in pericolo e non recare pregiudizio agli altri”. Mentre coloro che si dedicano al fuoripista e allo sci-alpinismo sono obbligati a portare con sé, in caso di evidente pericolo di valanghe, gli strumenti elettronici (tipo ”Arva”) per facilitare un’eventuale ricerca.
I gestori delle aree sciabili devono garantire le condizioni di sicurezza delle piste con adeguate protezioni e segnalazioni. Sono anche tenuti a stipulare una polizza di assicurazione per responsabilità civile che copra i danni subiti dagli utenti. Per gli incidenti che si verificano fuori pista il concessionario e il gestore degli impianti di risalita non siano responsabili.
I poliziotti specializzati intervengono in caso di infortuni per il primo soccorso, per ricostruire l’accaduto e anche per individuare eventuali responsabilità civili e penali. Ma la loro presenza serve anche a garantire un maggiore rispetto delle regole.
Nel corso degli ultimi anni si sono effettuate diverse ricerche per stabilire da cosa dipendono gli infortuni sugli sci e come prevenirli: ecco i consigli che se ne possono trarre.
METTERE GLI SCI DOPO UN’ADEGUATA PREPARAZIONE ATLETICA
Nonostante questo sport non sia intrinsecamente pericoloso, è necessaria un’adeguata ed attenta preparazione atletica in quanto la percentuale maggiore di infortuni avviene all’inizio dell’attività o al contrario alla fine di un’intensa giornata sciistica.
FARE UN CHECK-UP MEDICO
Nell’ottica della prevenzione, prima di regalarsi un appassionante weekend sulla neve è fondamentale, soprattutto se in presenza di patologie croniche o cardiovascolari, consultare il proprio medico per verificare la compatibilità con il tipo di impegno sportivo che si vuole affrontare, anche in relazione all’altitudine e alle basse temperature che caratterizzano gli ambienti in cui si svolgono gli sport invernali e che sono in grado di influenzare i parametri cardiocircolatori.
FARE RISCALDAMENTO
Per prevenire i maggiori rischi è bene attuare un buon riscaldamento prima di assaggiare la pista con i propri sci. Una efficace attività di stretching migliora l’elasticità e la mobilità articolare, trovate una spiegazione a questo link; a volte infatti basta un movimento sbagliato o un´eccessiva sollecitazione per compromettere la salute delle articolazioni, in particolare del ginocchio, più esposto nell’attività di piegamento e slalom.
COMINCIARE A SCIARE CON CALMA
Terminata la fase di riscaldamento è bene moderare l’intensità delle proprie prestazione all’avvio, non forzando ma dedicando le prime giornate al condizionamento fisico specifico che può essere realizzato solo sciando.
PRESTARE ATTENZIONE ALL’ALIMENTAZIONE
Da non trascurare infine una corretta alimentazione: una prima colazione prevalentemente a base di carboidrati costituirà il serbatoio di energie necessario per affrontare gli sforzi fisici mentre durante la giornata è consigliabile sempre nutrirsi con spuntini costituiti da alimenti di buon contenuto energetico e facilmente digeribili.
CAPIRE QUANDO SI È TROPPO STANCHI
Infine per evitare spiacevoli incidenti è fondamentale ascoltarsi a livello fisico e mentale decidendo di smettere di sciare quando ci si sente stanchi.
ED ECCO I 4 CONSIGLI PER ANDARE SULLE PISTE IN TUTTA SICUREZZA.
- Non dimenticare i dispositivi di sicurezza
Il casco prima di tutto: sembra una indicazione banale ma secondo recenti studi di alcuni ricercatori del Dipartimento di scienze motorie dell’Università di Innsbruck e pubblicati sul British Medical Journal, l’uso dell’elmetto riduce i traumi alla testa del 35% negli adulti e del 59% nei bambini sotto i 13 anni. E se vuoi investire davvero nella sicurezza procurati anche un paraschiena: ci sono anche alcune giacche che l’hanno già incorporato ed è senza dubbio utile in caso di cadute. - Guardati dagli altri sciatori. Sulle piste da sci è come in strada: oltre alla giusta prudenza dei tuoi comportamenti devi stare attento anche a ciò che fanno gli altri, soprattutto quando la situazione è molto affollata. Quindi getta sempre un occhio ai tuoi lati, da dove potrebbero sopraggiungere altri sciatori, e se c’è molto traffico, soprattutto nella ‘corsia centrale’ della pista, spostati sui lati: c’è meno gente e troverai anche anche la neve più morbida e bella da sciare.
- Fatti vedere. Se riesci, fai una discesa completa senza soste, ma se vuoi riposare o ammirare il panorama quello che non devi mai fare è fermarti dietro ai dossi, dove sei praticamente invisibile e metti in pericolo l’incolumità tua e di chi sopraggiunge, magari ad alta velocità. Fermati sempre sulla vetta di un dosso, da dove sei visibile e hai il controllo della situazione, e ovviamente sempre sui lati della pista.
- Quando scii con tuo figlio. Prima di tutto state sui lati della pista: c’è meno gente e anche il bambino ha meno distrazioni. Poi probabilmente il bambino chiederà di stare dietro all’adulto, per avere una guida e sentirsi più sicuro. Questo è un errore: nell’immediato perché lo costringe a voltarci continuamente per controllarlo; a tendere perché non stimola la sua autonomia. Lasciamo che sia il bambino a sciare davanti a noi: capiremo come si comporta, vedremo le scelte che affronta sulla neve, lo potremo guidare con la voce e contemporaneamente stimoleremo la sua autonomia. I bambini capiscono se ci fidiamo di loro, e lasciarlo davanti è un modo per responsabilizzarli e farli crescere.
Rivolgiti con fiducia ai maestri di sci della scuola Bfoxes, sapranno consigliarti per passare delle splendide giornate in sicurezza sulla neve